Chiesa di San Venanzo

Albacina è un centro abitato, frazione di Fabriano, situato a circa 8 km dal comune di appartenenza. Esso conta 450 abitanti e si forma dai resti dell’antico insediamento pre-romano Tuficum, importante punto di controllo fra i fiumi Esino e Giano, rispettivamente provenienti dall’area di Matelica e Fabriano. La chiesa parrocchiale è dedicata a S. Venanzo vescovo di Luni e forse anche di Tuficum. Nel 1100 vennero rinvenute le spoglie del Santo in una nicchia all’interno della chiesa. Oggi rimane una lapide incisa su pietra a ricordo.

• Consolidamento dei paramenti murari tramite risarcitura di tutte le lesioni individuate tramite operazioni di scuci‐cuci e di catenelle con il ripristino dell’intonaco rimosso;
• Rimozione delle tettoie all’ingresso della canonica e sul retro;
• Tinteggiatura di tutte le pareti interne e della facciata d’ingresso seguendo le cromie originali esistenti;
• Scarnitura dei giunti di malta nella parete in laterizio faccia a vista e ripristino della trama muraria di laterizio misto pietra originario. La manutenzione della muratura faccia a vista necessita quindi della scarnitura dei giunti di malta erosi e di trattamento tramite prodotto idrorepellente traspirante;
• Ripristino dell’intonaco ammalorato per una fascia di altezza pari a 120 cm, il trattamento delle superfici sottostanti e il ripristino con intonaco deumidificante incolore;
• Installazione di n.7 catene in acciaio Ø30 a ridosso del corpo scala che andranno ad abbracciare il muro portante che fa da base al campanile;
• Consolidamento e pulizia delle pareti affrescate nell’altare di San Venanzo;
• Rimozione dei solai in legno collocati alle quote +1.96 e +2.32 m dello spazio retrostante l’altare di San Venanzo permettendo la creazione di un unico spazio espositivo dedicato agli affreschi;
• Rimozione del paramento in blocchi di cemento per permettere l’apertura di teca espositiva sugli affreschi ed installazione di una mensola in marmo profonda 50 cm alla base;
• Ripristino delle spallette delle finestre dei locali al primo piano e sostituzione degli infissi per garantire l’illuminazione naturale del locale;
• Stuccatura e successiva levigatura della pavimentazione in marmo dell’altare di San Venanzo;
• Pitturazione delle pareti verticali dell’altare di San Venanzo con tonalità uguali alle esistenti;
• Riapertura parziale della nicchia contenente la fonte battesimale al di sotto della cantoria con le stesse dimensioni, modanature e tonalità di tinteggiatura.
• Rifacimento dell’impianto elettrico ed illuminotecnico per l’illuminazione delle reliquie esposte nell’altare laterale e degli affreschi sul muro perimetrale di fondo tramite l’installazione di proiettori LED a basso consumo energetico, montati su basetta a plafoniera in alluminio.