Mensa Caritas diocesana “Beato Gabriele Ferretti”

L’edificio fu progettato tra gli anni 1959 – 1961 dall’architetto Augusto Rossini ed è ubicato a valle di una scarpata in località Palombella, un’area urbana periferica della città di Ancona poco distante dalla stazione centrale della città. Negli anni, l’intero quartiere è stato coinvolto in diversi eventi franosi e nel 1998, inseguito ad uno di essi, la sagrestia della chiesa subisce i danni maggiori tanto da dover essere dichiarata inagibile, stabilendo di fatto l’interruzione di ogni attività all’interno della struttura.

La nuova destinazione funzionale prevede l’utilizzo degli spazi per la realizzazione di una mensa della carità. L’involucro dell’edificio rimane pressoché inalterato ed il progetto si concentra sullo studio della nuova disposizione degli spazi interni. Per la sola porzione di edificio posta al piano interrato e attualmente inagibile, è prevista la completa demolizione e ricostruzione per la realizzazione di nuovi locali da destinare alle cucine. Di primaria importanza è altresì l’intervento di smaltimento delle parti di copertura in fibrocemento amianto. L’obiettivo del progetto sull’involucro è invece sintetizzabile nel ripristino delle ottimali condizioni conservative delle superfici esterne mantenendo inalterate quanto più possibile le evidenze materiche e storiche, laddove presenti.
L’edificio è realizzato con una struttura in cemento armato a telaio e paramenti murari di tipo misto pietra e mattone. Oggetto d’intervento saranno principalmente i locali interrati succitati, le superfici murarie interne ed esterne, le coperture in laterocemento gettate in opera: la chiesa presenta una volta a botte per l’aula centrale e coperture inclinate ad un’unica falda per la zona cantoria e l’area absidale. Gli interventi di primaria importanza comprendono il ripristino e il rifacimento delle parti ammalorate degli elementi strutturali e tecnologici dell’edificio e la realizzazione di nuove ripartizioni interne ivi compresi i nuovi impianti (elettrico, termico, idrico) che rispetteranno le esigenze legate alla nuova destinazione d’uso.