Centro pastorale San Nicola

L’idea di realizzare un Centro Pastorale nasce dalla volontà del Parroco della Parrocchia San Nicolò di Bari nel Comune di Sirolo di dotare la Comunità Parrocchiale di un luogo capace di accogliere le attività e le iniziative pastorali con l’esigenza di realizzare aule per la catechesi, una chiesa e degli spazi ricreativi. L’area oggetto di intervento edificatorio ricade in una zona residenziale già urbanizzata e quindi provvista di strade e reti tecnologiche. Il progetto pertanto prevede la cessione al Comune delle sole aree destinate alla realizzazione di marciapiedi e di parcheggi pubblici. L’accessibilità dal piano stradale al centro pastorale è garantita da nuovi collegamenti realizzati con rampe. 

Il Centro Pastorale è costituito da tre fabbricati di volumetrie e destinazioni differenti tra loro, ma accomunati dai caratteri compositivi e dalla scelta dei materiali. Le dimensioni contenute dei tre manufatti sia in altezza che in pianta, permettono un omogeneo inserimento dei nuovi insediamenti in relazione all’edificato esistente e una mitigazione dell’impatto riducendo l’effetto barriera e creando una diffusa permeabilità ecologica del lotto. Il fabbricato principale, ospitante le aule per la catechesi e una sala polivalente, si sviluppa su due piani per una superficie lorda totale di 800 mq. I due fabbricati ospitanti l’oratorio e la chiesa, invece, sono disposti su un unico piano con superficie di circa 160 mq ciascuno. Il rigore delle forme scelto in fase progettuale è sottolineato dal ritmo delle bucature e all’interno della chiesa dove i setti murari perdono la loro continuità in corrispondenza degli angoli mediante l’inserimento di vetrate ma assumono quasi l’aspetto di elementi monoliti marcati dal rivestimento in lastre di pietra naturale. Il segno caratterizzante dell’intero complesso è dato dai tetti a padiglione, adottati nell’ottica di un mantenimento degli aspetti formali tradizionali e proposti utilizzando il legno lamellare per le travi portanti e i laminati in rame per i manti di copertura.

La solennità del rigore formale degli edifici viene dissipata dalle geometrie informali delle aree pavimentate e dal garbato disordine della vegetazione. La progettazione del sistema verde crea una continuità verso l’esterno con la rete ecologica del paesaggio agrario e forestale locale integrando e potenziando, compatibilmente con le esigenze edificatorie, i residui vegetazionali esistenti al margine del lotto. Le nuove piantumazioni utilizzano essenze arboree e arbustive di specie autoctone quali l’albero di giuda, l’alloro, il corbezzolo, la filiera olivastro, la ginestra odorosa, l’ippocastano, il leccio, il prugnolo.