Ancona da mare a mare

Lo sviluppo della città è il risultato di un’ininterrotta attività di pianificazione che risale al 1861 con l’avvento dell’unità d’Italia. Con il piano di ampliamento del 1861 la città oltrepassa il limite delle sue mura che l’avevano contenuta fin dal ‘500 e inizia la sua espansione a maglie ortogonali lungo l’asse del corso Vittorio Emanuele (ora Garibaldi), che vedrà la sua realizzazione dopo l’inizio del ‘900.
Il piano di ampliamento del 1914 segnerà lo sviluppo urbano verso la valle degli Orti, oltre la porta Cavour, in direzione est tramite il nuovo asse del viale Adriatico (ora della Vittoria).
Quest’asse, cresciuto in modo discontinuo e per fasi successive nel corso degli anni, mostrerà in ogni frammento caratteri ben delineati, che si manterranno durante le varie fasi storiche ed urbanistiche consolidandosi nella percezione dei luoghi della città da parte dei cittadini.
Di fatto, gli scambi commerciali che prima avvenivano nei quartieri a ridosso dell’area portuale si dislocheranno lungo il nuovo asse, che parte dal mare del golfo e presidio storico fino ad arrivare ad una delle zone paesaggistiche più affascinanti e scenografiche della città: il Passetto.

Preso atto delle consolidate funzioni sociali e urbane che hanno assunto gli elementi caratterizzanti l’intera direttrice che va dal porto al Passetto, il progetto per la riqualificazione e valorizzazione di tale percorso individua interventi di riordino architettonico di quegli spazi urbani che, per la loro configurazione, appaiono assumere una risposta debole rispetto alle funzioni per le quali sono deputati.
I temi sviluppati dal progetto riguardano:

• • L’esaltazione simbolica degli estremi della direttrice, con l’inserimento di una fontana all’ingresso del porto ed il coronamento della base del sacrario ai Caduti con l’acqua, intesa come sorgente di vita e di rinascita;
  • La riqualificazione di largo XXIV maggio mediante la realizzazione di opere che esaltino le funzioni di questo spazio, in sintonia con le attività amministrative e pubbliche dei palazzi che lo delimitano;
  • Il riordino di piazza Cavour, rafforzando il suo ruolo di centralità della direttrice e restituendole le sue funzioni di piazza-giardino, luogo di sosta, di passeggiate e di attività ludiche;
  • Il miglioramento delle funzioni relazionali e commerciali di corso Garibaldi mediante l’inserimento dei dehors e di altre attrezzature pubbliche di arredo;
  • La progettazione di piazza della Repubblica restituendole, anche in considerazione della presenza del rinnovato teatro delle Muse e della nuova viabilità individuata dall’Amministrazione comunale, spazi relazionali adeguati.

La proposta progettuale mira inoltre a trasformare la frammentarietà del percorso, sopra descritta, in una concatenazione ininterrotta di spazi urbani, unificandoli con un elemento connettivo di grande fascino, capace di tracciare in maniera netta la passeggiata da mare a mare: l’acqua.