Villa Carlo Boccolini

Gli storici locali collocano la data di prima costruzione della Villa ai primi anni del XVII secolo. Situata alle pendici del monte Conero l’edificio presenta una complessa stratificazione storica che evidenzia il succedersi di diverse funzioni. Il piano interrato conserva ancora oggi attrezzature per la lavorazione delle olive che ne confermano la funzione di frantoio. É solo nel XX secolo che la Villa acquisisce l’attuale configurazione architettonica diventando abitazione padronale della famiglia Boccolini ed utilizzata a servizio dei vasti campi agricoli di proprietà.

Il progetto illustrato è indirizzato ad una tutela delle caratteristiche proprie della villa che sono quelle di un’architettura signorile e rurale; pertanto si procede al recupero della struttura cercando di renderla funzionale per un uso moderno. La ristrutturazione della villa rientra in un progetto più ampio che prevede anche la realizzazione di un parco ad uso pubblico, ricostruendo percorsi e aree d’intrattenimento già presenti, con il fine di migliorare la fruibilità dei luoghi alla comunità. Tutte gli ambienti sono completamente recuperati con il solo rifacimento delle parti irrimediabilmente deteriorate. Le altre porzioni del fabbricato, che per rimaneggiamenti ed interventi ripetuti hanno perso le caratteristiche di ruralità sono ristrutturate per ottenere ambienti che possano adempiere ad usi di carattere pubblico come convegni, esposizioni e mostre. Sulle facciate, laddove necessario, sono demoliti gli intonaci deteriorati, colmate le mancanze e riproposto un intonaco in malta a base di calce. Dove possibile le porzioni dell’edificio con pietra a vista sono lasciate come tali, previa pulitura e nuova sigillatura con malta analoga. Ogni altra finitura o elemento accessorio è recuperata come nella versione originaria; gli elementi il cui stato non ne permette il mantenimento sono sostituite nel pieno rispetto dell’esistente.